Nel turbolento 2022, i prezzi energetici in aumento hanno messo a dura prova le famiglie. Secondo il report di ARERA, gli interventi pubblici hanno abbassato le bollette dei consumatori domestici. Queste strategie hanno contenuto i costi, specialmente attraverso bonus mirati, proteggendo chi più ne aveva bisogno.
I numeri parlano chiaro: i prezzi dell’energia elettrica per famiglie nel 2022 hanno visto un aumento medio del +40% in Italia e del +13% nell’Area euro. Sottolineiamo però, che tali aumenti sono stati ridimensionati grazie a questi provvedimenti, che hanno ammortizzato la flessione dei prezzi netti grazie a un taglio degli oneri e delle imposte.
Per le famiglie italiane, un cambio di rotta è stato registrato. Dopo anni di miglioramenti relativi, nel 2022 il differenziale dei prezzi rispetto all’Area euro ha subito un aumento, raggiungendo in media il +30%. Questo cambiamento ha interessato varie classi di consumo, segnando un’evoluzione rispetto al percorso precedente.
Elettricità “Made in Italy”: mentre la produzione termoelettrica è cresciuta e il fotovoltaico ha segnato un aumento significativo, fonti come l’idroelettrico hanno visto una flessione a causa della siccità. Questo ha avuto impatto sulla produzione rinnovabile complessiva, che è scesa al 35% del mix energetico nazionale.
In sintesi, gli interventi governativi hanno assicurato che le famiglie italiane non fossero completamente a mercé dei crescenti prezzi energetici. Mentre il panorama energetico ha conosciuto cambiamenti e sfide, queste misure hanno offerto un rifugio temporaneo di stabilità economica.
Un Passo Avanti per l’Equità Energetica: Il Nuovo Fondo Nazionale Reddito Energetico
Milioni di cittadini europei affrontano la sfida della povertà energetica, e l’Italia non è un’eccezione. Per questo motivo il 9 agosto è stato lanciato il Fondo Nazionale Reddito Energetico. Questo passo audace, firmato dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, rappresenta una pietra miliare nel sostegno delle fasce più fragili della società.
L’aspetto centrale di questa iniziativa è l’allocazione di ben 200 milioni di euro per l’installazione di impianti fotovoltaici a beneficio delle famiglie in difficoltà economica. Un’opportunità per affrancarsi dalla dipendenza energetica, rendendo possibile l’autoconsumo energetico e accedendo così alle risorse rinnovabili.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica si impegna a garantire un’equa sicurezza energetica, aprendo le porte delle energie rinnovabili ai cittadini con un ISEE inferiore a 15.000 euro, o addirittura 30.000 euro per nuclei familiari con almeno quattro figli a carico.
Un ambizioso doppio obiettivo guida questa iniziativa: alleviare le pressioni economiche sulle fasce più svantaggiate e, simultaneamente, promuovere una coscienza ecologica attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili. Queste mosse strategiche segnano un netto passo avanti verso un futuro sostenibile.