Il consumo eccessivo di plastica, che si riversa nei nostri mari causa il suo scorretto smaltimento, è un argomento che fa molto discutere. Si stima che, in tutto il mondo, ogni anno circa 8 milioni di tonnellate di plastica finiscano in mare. Con il tempo i rifiuti si decompongono in piccole unità e finiscono per essere inghiottiti da quegli stessi pesci, crostacei o molluschi che noi stessi mangiamo.
Dopo mesi di accese discussioni e la crescente attenzione posta al tema della sostenibilità ambientale a parte dell’opinione pubblica si stanno muovendo i primi passi verso la realizzazione di un pianeta Plastic free. Il Consiglio Ue ha infatti ha deciso di applicare la direttiva che prevede il divieto dal 2021 dell’utilizzo di oggetti in plastica monouso, quali ad esempio cannucce, piatti e posate. Inoltre, gli Stati membri si sono impegnati a raggiungere il 90% della raccolta delle bottiglie di plastica entro il 2029. E ancora, entro il 2025 le bottiglie di plastica dovranno avere un contenuto riciclato di almeno il 25%, destinato a salire del 30% entro il 2030.
La Toscana fa da apripista prevedendo il divieto d’utilizzo della plastica già a partire da quest’estate: tutti gli stabilimenti balneari della costa ( 900 per l’esattezza) saranno plastic free proprio a partire dalla stagione 2019. La costa Toscana dice “NO” a stoviglie di plastica, che saranno sostituite da quelle biodegradabili o biocompostabili. Per chi non rispetterà la norma è prevista una multa.
L’Accordo “Spiagge sostenibili” firmata da Regione, Anci Toscana e associazioni dei balneari prevede un percorso per recepire in una legge toscana le disposizioni della direttiva europea sull’economia circolare, anticipandone l’entrata in vigore. L’Accordo prevede anche l’installazione di contenitori per la raccolta differenziata nelle spiagge cosiddette “libere”. A fine stagione è inoltre previsto un premio per la spiaggia toscana più sostenibile.
Dal prossimo Settembre la Toscana si sta preparando per prevedere anche l’esclusione della plastica monouso presso le mense della strutture della Regione, degli enti, delle agenzie regionali e dagli enti del Servizio sanitario regionale.