Cosa sono i consumi stimati, fatturati e rilevati? Comprendere questa differenza renderà più chiaro il perché è importante fare l’autolettura dei consumi e comunicarla al tuo fornitore nei tempi giusti.
Nel riepilogo iniziale della bolletta di luce e gas, avrete sicuramente notato, alla voce letture e consumi, la distinzione tra rilevati, stimati e fatturati. Comprendere la differenza tra quelli che sono i consumi Reali, Stimati e Fatturati, spiegati nel corso dell’articolo, è fondamentale per sapere se stiamo pagando il giusto o se nei prossimi mesi dobbiamo aspettarci qualche conguaglio.
Indice dei Contenuti
Cosa sono i consumi Reali rilevati?
I consumi Reali rilevati equivalgono alle quantità effettivamente consumate dal cliente. Nello specifico sono l’insieme dei Kwh, se si parla di energia elettrica, o gli SMC, nel caso del gas, consumati in un dato periodo; perciò sono la differenza tra due letture: una alla fine e una all’inizio del periodo di riferimento. Ecco un esempio:

Come sono rilevati i consumi Reali?
I consumi vengono identificati tramite la lettura del contatore dell’energia e del gas dal distributore locale. Per i contatori elettronici le letture vengono fatte da remoto, mentre per i contatori analogici sarà necessario il passaggio di un operatore che effettua personalmente la lettura del contatore.
Una volta fatta la lettura, queste vengono inviate ai vari fornitori che le utilizzeranno per emettere le rispettive fatture.
NOTA BENE: Non è il fornitore a fare le letture, ma è il distributore locale a effettuarle e ad inviarle ai vari fornitori.
Cosa sono i consumi stimati?
Nel caso in cui il tuo fornitore non abbia a disposizione i consumi rilevati (cioè quelli effettivi) del distributore, è costretto a emettere fattura su una stima presunta dei consumi che solitamente si basa sui dati storici del cliente.
Come vengono calcolati i consumi stimati?
Il fornitore fa una stima dei consumi basandosi sui consumi dell’utente nei periodi precedenti. Nel caso di un nuovo contratto di fornitura, la stima si basa in genere su quello che ha dichiarato il cliente riguardo alcuni parametri:
- utilizzo dell’utenza
- consumo annuo segnato sul contratto.
Quando il fornitore fattura i consumi stimati puoi trovarti in due situazioni:
- Il consumo stimato è inferiore a quello rilevato, che è quello che accade nella maggior parte dei casi. Dovrai quindi pagare la differenza fatturata con la bolletta di conguaglio.
- Il consumo stimato è superiore a quello rilevato. Hai pagato più di quello che dovevi e sei quindi creditore di una somma che ti verrà scalata successivamente.
Cosa sono i consumi fatturati?
I Consumi Fatturati sono l’ammontare di kWh di energia elettrica o di SMC di gas che vengono effettivamente addebitati al cliente sulla bolletta della luce e sulla bolletta del gas per il periodo di riferimento. Questa dicitura è utile quando la frequenza di fatturazione è bimestrale o superiore e quindi il consumo fatturato è la somma dei mesi di riferimento.
Oppure quando sono presenti dei conguagli e quindi il consumo fatturato è la differenza tra i consumi precedentemente stimati e quelli che erano i consumi reali.
Perché esistono i conguagli?
Tutti i consumi derivanti da stime sono poi oggetto di conguaglio. Per coprire la differenza tra consumi stimati e rilevati il fornitore, quando è in possesso dei dati effettivi di consumo, invia la bolletta di conguaglio. Questa generalmente viene mandata una volta all’anno e può essere a debito, quando i consumi presunti sono inferiori ai rilevati, oppure a credito nel caso contrario. Se vuoi avere maggiori informazioni sui conguagli e capire come evitarli, puoi leggere questo articolo ==> (Clicca QUI per leggere l’articolo).
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